Perché la proprietà intellettuale è un elemento importante del business plan?
PROPRIETA’ INTELLETTUALE E BUSINESS PLAN
Una descrizione dei diritti di proprietà intellettuale dell’impresa e delle sue politiche di protezione e gestione di brevetti e marchi dà forza e concretezza a qualsiasi business plan: una nuova guida fornisce consigli pratici su come comunicare le informazioni importanti evitando passi falsi.
La guida “Intellectual property and business plans” pubblicata giorni fa dall’European IPR Helpdesk, spiega perché in un business plan la proprietà intellettuale sia un elemento importante da prendere in considerazione sia in fase di elaborazione, sia in fase di redazione.
La guida identifica tre funzioni fondamentali dei diritti di proprietà intellettuali nel business plan:
1. i diritti di proprietà intellettuale che l’impresa possiede o ha in uso hanno una forte influenza sulla scelta del business model;
2. i brevetti, i marchi e gli altri asset di proprietà intellettuale possono essere utilizzati nel business plan per rappresentare concretamente la specificità e la specializzazione dell’impresa nonché le risorse che possono essere impiegate per attrarre clienti, partner ed investitori;
3. il confronto fra gli asset di proprietà intellettuale dell’impresa e quelli dei clienti o dei concorrenti può dare indicazioni fondamentali sulla fattibilità del business plan e sul posizionamento dell’impresa rispetto alla concorrenza.
Poter fondare la logica di un business plan sull’ esistenza di un diritto esclusivo, in base al quale sia stato verificato il posizionamento dell’impresa rispetto alla concorrenza, è un indubbio vantaggio già in fase di elaborazione.
Inoltre la proprietà intellettuale è un elemento chiave per dare concretezza e forza al business plan come strumento di comunicazione.
Da questo punto di vista assumono particolare importanza la descrizione dei diritti di proprietà intellettuale detenuti dall’impresa o comunque ad essa accessibili, del piano adottato per la tutela e la gestione della proprietà intellettuale, e delle indagini che sono state eseguite rispetto all’esistenza di diritti detenuti da terzi nella stessa area di tecnologia in cui l’impresa intende operare.
Tali elementi susciteranno interesse e infonderanno fiducia in un potenziale investitore, ma solo se descritti in modo chiaro e completo, poiché qualsiasi incertezza sulla validità della tutela o sul grado di libertà dell’impresa di sfruttare la tecnologia su cui il business plan si basa (freedom to operate) può far sorgere dubbi sulla sua fattibilità.
Oltre ad indicare quali elementi descrivere nel business plan, la guida offre esempi concreti e consigli pratici su come comunicare efficacemente le informazioni utili ed evitare passi falsi.