Posted by Laura Ercoli on 18 ottobre 2021

Nuove forme di rappresentazione del marchio nelle domande di registrazione

A partire dal 9 settembre 2021 sono in vigore le modifiche apportate dal Decreto 1 giugno 2021 n. 119 del Ministero dello sviluppo economico al Regolamento di attuazione del Codice della Proprietà Industriale; fra le novità, le indicazioni sulle possibili rappresentazioni non grafiche dei marchi.

Il Decreto 1 giugno 2021 n. 119 del Ministero dello sviluppo economico, in vigore dal 9 settembre 2021, ha modificato il Regolamento di attuazione del Codice della proprietà industriale come stabilito dalle norme italiane di attuazione del “pacchetto” di riforme, riguardanti aspetti normativi e procedurali della tutela dei marchi nell’Unione Europea, varato dall’UE nel 2015 (vedi notizia).

Fra le modifiche introdotte dal decreto segnaliamo le ricadute pratiche dell’abolizione del requisito della rappresentazione grafica del marchio; il marchio può essere rappresentato in qualsiasi forma idonea, purché possa essere riprodotto nel registro in modo chiaro e preciso, che consenta alle autorità e al pubblico di determinare con chiarezza e precisione l’oggetto della protezione conferita al titolare.

Il decreto elenca le tipologie di marchio come segue:

– denominativo;

– figurativo,

– di forma tridimensionale,

– di posizionamento,

– a motivi ripetuti;

– di colore;

– sonoro;

– di movimento;

– multimediale;

– olografico;

e fornisce indicazioni dettagliate sulle modalità di riproduzione del marchio da inserire nella domanda di registrazione, nonché sull’eventuale necessità di includere una descrizione dello stesso.

Il decreto stabilisce inoltre che nel caso di un marchio che comprende parole di senso compiuto espresse in una lingua straniera, la domanda di registrazione dovrà comprendere la traduzione in lingua italiana; se il marchio comprende caratteri diversi da quelli latini e numeri diversi da quelli arabi o romani, la domanda dovrà comprendere anche la traslitterazione.