Posted by Laura Ercoli on 4 febbraio 2022

Crescono le IGP e DOP agroalimentari italiane tutelate in Giappone tramite l’Accordo commerciale con l’UE

Si allunga la lista di IGP e DOP agroalimentari italiane comprese nella lista di specialità protette dall’Accordo commerciale UE-Giappone, che prevede la tutela in Giappone delle denominazioni registrate nell’UE anche in caso di conflitti fra IGP o DOP e marchi.

La Commissione europea ha annunciato questa settimana l’aggiunta di 28 ulteriori DOP e IGP alla lista di specialità protette ai sensi dell’Accordo commerciale UE-Giappone entrato in vigore il 1 febbraio 2019, che ha creato una zona di libero scambio riguardante 653 milioni di persone e quasi un terzo del PIL totale mondiale.

L’accordo riguarda, fra l’altro, il riconoscimento reciproco e la tutela di un certo numero di indicazioni geografiche (IGP) e denominazioni di origine per prodotti agroalimentari (DOP) già protetti in Giappone o nell’Unione Europea.

Nuove IGP e DOP agroalimentari italiane tutelate in Giappone

Alla sua entrata in vigore, l’accordo conferì tutela automatica in Giappone ad oltre 200 IGP e DOP europee; nell’arco dei due anni successivi tale tutela è stata estesa in due fasi prima a 56, e ora a ulteriori 28 IGP e DOP, fra le quali le italiane Culatello di Zibello, Toscano, Monti Iblei, Pecorino Sardo, Prosciutto di Modena, Salamini italiani alla cacciatora e Speck dell’Alto Adige.

Ricordiamo che l’accordo prevede una tutela estesa ai conflitti fra IGP e DOP e marchi successivi, il rifiuto le domande di registrazione di marchio in conflitto con indicazioni geografiche protette nell’Unione europea e riconosciute dal Giappone in base al nuovo accordo. In caso di marchi già depositati in Giappone prima dell’entrata in vigore dell’accordo, sono previste solo norme sulla coesistenza.