Marchi di interesse e valenza nazionale, pubblicato il decreto di attuazione Legge Made in Italy
Pubblicato il decreto attuativo della legge sul Made in Italy: ecco la procedura da seguire da un lato per le imprese che utilizzano un marchio da almeno 50 anni e intendono cessare l’attività, e dall’altro per le imprese interessate a utilizzare marchi di interesse e valenza nazionale divenuti di proprietà del Ministero delle imprese e del made in Italy.
Fra le novità della Legge 27 dicembre 2023, n. 206, nota come “Legge sul made in Italy” e in vigore l’11 gennaio 2024 (vedi nostra notizia), sono comprese le disposizioni sulla tutela dei marchi di particolare interesse e valenza nazionale.
Le norme sulla tutela dei marchi di interesse e valenza nazionale
La Legge sul Made in Italy prevede che un’impresa titolare o licenziataria di un marchio registrato da almeno 50 anni, o per il quale sia dimostrabile l’uso continuativo da almeno 50 anni, se ha intenzione di cessare definitivamente l’attività deve comunicarlo preventivamente al Ministero delle imprese e del made in Italy, presentando un progetto di cessazione.
Il ministero può, al fine di tutelare i marchi di particolare interesse e valenza nazionale, subentrare gratuitamente nella titolarità del marchio; oppure, nel caso di marchi non utilizzati da almeno 5 anni, può presentare una domanda di registrazione del marchio a proprio nome per concederlo tramite una licenza gratuita a un’impresa che intenda investire in un’attività produttiva in Italia.
Il decreto attuativo
Il decreto che stabilisce i criteri per l’attuazione delle disposizioni di cui sopra è stato firmato dal Ministro delle imprese e del made in Italy il 13 luglio 2024 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 200 del 27 agosto 2024.
Il progetto di cessazione
Nel progetto relativo alla cessazione dell’attività dovranno essere indicati:
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- i motivi economici, finanziari o tecnici della cessazione
- gli effetti da essa derivanti
- i tempi di chiusura dell’attività
- le strategie rispetto al marchio (specificando se sarà oggetto di vendita prima della cessazione dell’attività).
Il progetto dovrà inoltre essere accompagnato dalla documentazione comprovante o la titolarità del marchio o la legittimazione a disporne, ed essere notificato alla Direzione generale del ministero (DG) almeno 6 mesi prima della cessazione effettiva.
Da notare che il progetto dovrà essere redatto secondo un format che sarà definito con successivo decreto del Capo dipartimento per le politiche per le imprese del ministero.
La DG risponderà entro un termine di tre mesi dalla notifica del progetto manifestando l’intenzione di subentrare nella titolarità del marchio, nel caso in cui non sia stato venduto entro la data di cessazione dell’attività. Durante questi tre mesi l’impresa titolare non potrà cedere il marchio a titolo gratuito.
La procedura per il passaggio di titolarità del marchio al ministero
Nel caso in cui la DG manifesti interesse, l’impresa cederà gratuitamente il marchio al ministero entro i successivi due mesi con atto formale e successiva trascrizione del marchio.
Nel caso di un marchio non utilizzato da almeno cinque anni, la DG formulerà istanza di decadenza per mancato utilizzo e in caso di esito positivo potrà procedere a una nuova domanda di registrazione all’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
Richieste di uso del marchio da parte di operatori economici
La DG pubblicherà sul sito del ministero l’elenco dei marchi acquisiti; gli operatori economici italiani o esteri interessati a investire in attività produttive in Italia potranno presentare richiesta di utilizzo di un marchio presentando un progetto di investimento dettagliato; l’arrivo della richiesta sarà comunicato sul sito del ministero, dando inizio a un periodo di 30 giorni durante il quale altre imprese potranno presentare una richiesta per l’uso dello stesso marchio.
Entro 60 giorni dalla scadenza del periodo di 30 giorni, il diritto di uso del marchio sarà notificato all’impresa selezionata.
Contratto di licenza di uso del marchio
L’uso del marchio sarà concesso tramite un contratto di licenza gratuita della durata minima di 10 anni e rinnovabile, ma che si risolverà automaticamente anche prima della scadenza nel caso in cui l’impresa cessi l’attività o delocalizzi la produzione fuori dal territorio italiano.
Durante la durata del contratto di licenza, tutti gli oneri relativi alla gestione del marchio compresi i rinnovi saranno a carico dell’impresa licenziataria.
Per informazioni
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