Accordo commerciale UE-Giappone in vigore dal 1 febbraio 2019: riconoscimento per IGP e DOP
L’accordo commerciale UE-Giappone che entrerà in vigore il 1 febbraio 2019 prevede, fra l’altro, una maggiore protezione per i diritti di proprietà intellettuale in Giappone, compreso il riconoscimento automatico delle IGP e delle DOP registrate nell’UE.
Il 12 dicembre 2018 il Parlamento europeo ha votato a favore dell’Accordo di partenariato economico UE-Giappone (nel seguito “accordo commerciale”). L’accordo è ora stato ratificato dai parlamenti di entrambi i contraenti ed enterà in vigore il 1 febbraio 2019, creando una zona di libero scambio che copre 653 milioni di persone e quasi un terzo del PIL totale mondiale.
IGP e DOP UE tutelate in Giappone
Da notare in particolare che l’accordo prevede la tutela automatica in Giappone di oltre 200 indicazioni geografiche (IGP) e denominazioni di origine (DOP) protette nell’UE per prodotti agroalimentari (vedi elenco) e per vini, bevande spiritose e altre bevande alcoliche (vedi elenco).
Gli elenchi di IGP e DOP presenti nel testo dell’accordo non sono definitivi e potranno esserci aggiunte in futuro.
L’accordo prevede che la tutela per le IGP e le DOP si estenda ai conflitti con marchi posteriori: l’ufficio giapponese per la proprietà intellettuale rifiuterà dunque le domande di marchio in conflitto con le IGP e le DOP registrate nell’Unione Europea e riconosciute in Giappone ai sensi dell’accordo commerciale.
Sono previste norme per la coesistenza di marchi depositati in Giappone anteriormente all’entrata in vigore dell’accordo.
L’approvazione definitiva dell’accordo commerciale UE-Giappone significa che le IGP e DOP europee saranno presto tutelate tramite accordi bilaterali in tutti e tre i maggiori mercati dell’estremo oriente: nel 2017 è stato conclusa un’intesa con la Cina per il riconoscimento di 100 IGP e DOP europee, mentre un patto analogo con la Corea del Sud è in vigore dal 2012.
Altri diritti di proprietà intellettuale
Il capitolo dell’accordo commerciale UE-Giappone riguardante i diritti di proprietà intellettuale prende le mosse dalle norme TRIPs e si fonda sugli standard UE di protezione e applicazione dei diritti.
La tutela dei diritti di proprietà intellettuale in Giappone sarà rafforzata in particolare per quanto riguarda il diritto d’autore e i segreti commerciali. L’accordo comprende anche norme specifiche sulla durata dei brevetti farmaceutici oltre che sulla tutela dei marchi. L’aspetto esteriore dei prodotti sarà tutelato da norme riguardanti il design non registrato oppure la concorrenza sleale.
Il paese del sol levante adotterà standard elevati per la tutela civile dei diritti di proprietà intellettuale e misure alla frontiera riguardanti le importazioni, le esportazioni e il transito.
Ulteriori elementi chiave dell’accordo
Altri elementi chiave dell’accordo commerciale UE-Giappone oltre a quelli riguardanti la proprietà intellettuale comprendono:
- eliminazione dei dazi su molti formaggi (attualmente tassati quasi al 30%) nonché sulle esportazioni di vini (cui si applica attualmente un dazio del 15% in media);
- all’UE sarà consentito di aumentare considerevolmente le esportazioni di carni bovine e di offrire ulteriori possibilità di esportazione per i prodotti a base di carni suine;
- eliminazione dei dazi sui prodotti industriali nei settori in cui l’UE è molto competitiva, come i cosmetici, le sostanze chimiche, gli articoli tessili e l’abbigliamento;
- impegno del Giappone ad aderire alle norme internazionali sugli autoveicoli, con il risultato che per l’UE sarà decisamente più semplice esportare automobili in tale paese;
- apertura dei mercati dei servizi in Giappone, in particolare per i servizi finanziari, il commercio elettronico, le telecomunicazioni e i trasporti;
- accesso per le imprese UE ai vasti mercati degli appalti di 54 grandi città giapponesi; eliminazione degli ostacoli agli appalti in un settore economicamente importante come quello ferroviario.
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