Registrazione di indicazioni geografiche a Singapore estesa ai prodotti agroalimentari
A partire dal 1 aprile 2019 la registrazione di indicazioni geografiche a Singapore è stata estesa ai prodotti agroalimentari, in vista dell’entrata in vigore dell’Accordo di libero scambio UE-Singapore di recente approvazione.
Dal 1 aprile 2019 è operativo il nuovo registro per le indicazioni geografiche dell’Ufficio per la proprietà intellettuale di Singapore. La registrazione di indicazioni geografiche a Singapore, precedentemente disponibile solo per le bevande alcoliche, è ora aperta anche ad altri prodotti agricoli e alimentari.
Il nuovo registro è soltanto una delle novità in materia di proprietà intellettuale che saranno introdotte gradualmente in virtù dell’Accordo di libero scambio UE-Singapore approvato dal Parlamento europeo il 13 febbraio 2019.
L’accordo, la cui entrata in vigore è attesa entro la fine del 2019, prevede fra l’altro la tutela a Singapore di una lista di 196 indicazioni geografiche dell’Unione Europea, di cui un quarto sono italiane: fra queste Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Barolo e Chianti. è previsto che l’elenco possa essere ampliato in futuro.
Singapore è di gran lunga il primo partner UE fra i paesi membri dell’ASEAN (Associazione di stati del sud-est asiatico), e l’accordo appena concluso con l’UE farà da modello ad altre intese con ulteriori stati membri dell’ASEAN: dall’inizio del negoziato con Singapore nel 2010 l’UE ha infatti dato il via a trattative con Malesia, Vietnam, Tailandia, Filippine e Indonesia.
Ricordiamo che per quanto riguarda la tutela delle indicazioni geografiche e denominazioni di origine UE nel sud-est asiatico sono già in vigore accordi con il Giappone (2019), con la Cina (2017) e con la Corea del Sud (2011).
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