Bonus R&S e patent box, attesa per le novità del pacchetto sviluppo
DDL STABILITA’ E PROPRIETA’ INTELLETTUALE
Riformulato e potenziato il credito di imposta per le attività di ricerca e sviluppo; in arrivo anche una defiscalizzazione dei redditi derivanti dalla proprietà intellettuale.
Sarà la legge di stabilità, di cui è attesa a giorni la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, a dare finalmente attuazione al credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo già previsto dal provvedimento ”Destinazione Italia” (Legge 21 febbraio 2014 n. 9, vedi notizia) ma rimasto ad oggi lettera morta per problemi di copertura finanziaria.
Secondo le notizie circolate sulla stampa, il credito di imposta è stato riformulato rispetto a quanto previsto dalla legge n. 9/2014; decorrerà dal 1 gennaio 2015 fino al 31 dicembre 2019, avrà una dotazione finanziaria maggiore (500 milioni annui) e sarà accessibile anche alle imprese con fatturato superiore ai 500 milioni di euro. Il credito di imposta dovrebbe applicarsi alle spese per attività di ricerca e sviluppo, fra le quali è inclusa la creazione di nuovi brevetti, eccedenti la media degli investimenti realizzati nei tre periodi di imposta precedenti al 2015.
Sembra inoltre che sia allo studio un decreto collegato alla legge di stabilità riguardante un regime di defiscalizzazione al 50% dei redditi derivanti da beni riconducibili alla proprietà intellettuale, detto “patent box”.