Costo del brevetto europeo, proposte riduzioni a partire dal 2018
BREVETTO EUROPEO
Il Presidente dell’EPO Benoit Battistelli ha presentato proposte per ridurre diverse tasse connesse alla procedura di domanda di brevetto europeo: il minor costo per gli utenti sarebbe di quasi 50 milioni di euro nel solo anno 2018.
Una serie di proposte per abbassare il costo del brevetto europeo sono state presentate dal Presidente dell’Ufficio Europeo dei Brevetti (EPO) Benoit Battistelli, che ne ha dato l’annuncio con un blog post alla fine di ottobre.
Se le proposte fossero approvate porterebbero diverse buone notizie per gli utenti del brevetto europeo.
Innanzitutto non sarebbe applicato l’aumento biennale 2018-2020 delle tasse EPO legato all’inflazione.
In secondo luogo, le tasse sia di ricerca che di esame dovute all’EPO per le domande internazionali di brevetto PCT scenderebbero di 100 euro.
Le tasse per l’esame europeo relative a casi già esaminati dall’EPO nelle procedure PCT verrebbero scontate del 75% (oggi lo sconto applicato è del 50%). Per i richiedenti che utilizzano l’EPO come Autorità Internazionale di Ricerca per la ricerca, l’esame e l’entrata nella fase europea si applicherebbe una riduzione dei costi del 14%.
Infine l’EPO ridurrebbe di circa il 7% le tasse dovute da otto stati – fra i quali l’Italia e la Francia – per i rapporti di ricerca con parere scritto relativi alle domande di brevetto nazionale.
Battistelli stima che l’effetto combinato di tutte queste misure ridurrebbe i costi sostenuti dagli utenti EPO di quasi 50 milioni di euro nel solo anno 2018, anche se non è chiaro quali siano le categorie di utenti che beneficerebbero maggiormente degli ipotizzati risparmi.
Per sapere se le proposte si concretizzeranno occorre attendere dicembre 2017, quando gli stati membri dell’Organizzazione del Brevetto Europeo ne voteranno l’adozione.
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