Posted by Laura Ercoli on 20 aprile 2016

Google Books non viola la legge americana sul diritto d’autore

DIRITTO D’AUTORE E INTERNET

La Corte Suprema USA ha dichiarato inammissibile l’ultimo ricorso della Authors Guild americana contro Google Books: il database non viola i diritti degli autori dei libri riprodotti.

Google Books non viola la legge americana sul diritto d’autore: la Corte Suprema degli Stati Uniti d’America ha messo fine l’altro ieri alla lunga battaglia legale iniziata dalla Authors Guild americana, la maggiore associazione di scrittori professionisti statunitensi, contro Google Books, un database creato da Google alla fine del 2004 che ha reso ricercabili e consultabili su internet pagine selezionate di milioni di opere letterarie, su molte delle quali sono in vigore i diritti d’autore.copyright

In realtà la Corte Suprema si è limitata a dichiarare inammissibile il ricorso contro la decisione di appello del 2015 che aveva a sua volta confermato la sentenza di primo grado, emessa da un tribunale di New York del 2013.

La sentenza di primo grado aveva stabilito che il database Google Books non aveva violato la legge americana sul diritto d’autore, in quanto aveva reso disponibili al pubblico solo alcune parti delle opere in questione, senza proporre opere in vendita e creando di fatto un nuovo servizio, ovvero un motore di ricerca per libri che erano spesso già fuori commercio e dunque introvabili. Google Books, secondo la sentenza, aveva consentito al pubblico di accedere a una selezione limitata dei contenuti dei libri, in modo tale da non pregiudicare gli interessi degli autori.

20 aprile 2016

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