Marchi e brevetti all’estero, contributi a fondo perduto per le PMI del Lazio
Un nuovo bando prevede contributi a fondo perduto per le PMI laziali che presentino progetti di internazionalizzazione e promozione dell’export: ammesse le spese per ottenere marchi e brevetti all’estero.
La Regione Lazio ha pubblicato sul BUR n. 13 del 13/02/2018 l’avviso del bando “Contributi per il sostegno dei processi di internazionalizzazione delle PMI del Lazio 2018” (POR FESR Lazio 2014-2020 Asse 3 Competitività).
Il bando, con una dotazione di 2,2 milioni di euro, ha l’obiettivo di rafforzare la competitività del sistema produttivo laziale tramite la concessione di contributi a fondo perduto per progetti di internazionalizzazione.
Beneficiari
Il bando è destinato alle Micro, Piccole e Medie Imprese (nel seguito PMI), ovvero le imprese con un massimo di 250 dipendenti e un fatturato annuo massimo di 50 milioni di euro o un totale attivo di bilancio massimo di 43 milioni di euro.
Possono partecipare al bando:
- le PMI già costituite al momento della presentazione della domanda (inclusi i liberi professionisti e le Aggregazioni Stabili);
- le Aggregazioni Temporanee composte da un minimo di 2 e un massimo di 6 PMI, già costituite o da costituire subordinatamente alla concessione del contributo.
Tutti i beneficiari di contributo devono avere, al momento della richiesta della prima erogazione del contributo, una sede operativa nella regione Lazio dove si svolge l’attività produttiva o di erogazione di servizi oggetto del progetto di internazionalizzazione.
Progetti ammissibili
Sono agevolabili i progetti di internazionalizzazione e di promozione dell’export delle PMI, finalizzati all’apertura e al consolidamento nei mercati esteri, che prevedano la realizzazione di una o più delle seguenti attività:
- partecipazione a fiere e manifestazioni internazionali;
- attività e relative spese connesse alla realizzazione della prima vendita in un paese estero;
- progettazione e realizzazione di eventi promozionali, tramite l’acquisizione di servizi specialistici da qualificati fornitori indipendenti, volti alla valorizzazione della singola impresa o, in caso di Aggregazioni, di filiere e reti di imprese; realizzazione temporanea all’estero, per un periodo massimo di 12 mesi, di showroom e centri espositivi;
- acquisizione di altri servizi specialistici per l’internazionalizzazione, quali piano di penetrazione commerciale in un determinato paese e settore, Temporary Export Manager e altre consulenze specialistiche ad integrazione di funzioni aziendali e funzionali al progetto di internazionalizzazione;
- attività volte a migliorare la qualità della struttura aziendale o del sistema produttivo ai fini dell’esportazione o per finalizzare accordi con clienti o partner esteri, ad acquisire le necessarie certificazioni attinenti a standard tecnici, qualità, tipicità dei prodotti e sistemi ambientali, a proteggere nei paesi target marchi o altri diritti di privativa industriale, a tradurre strumenti commerciali o tecnici.
Tutti i progetti devono presentare un importo complessivo di spese ammissibili (ed effettivamente ammesse):
- non inferiore a 5.000 euro se presentati da PMI in forma singola
- non inferiore a 20.000 euro se presentati da PMI in forma di Aggregazione Temporanea.
Spese ammissibili
Le spese ammissibili variano a seconda del tipo di attività previste dal progetto.
Segnaliamo in particolare, fra le spese ammissibili:
- “Servizi per l’adeguamento tecnico ai mercati internazionali” con riferimento ai costi per la registrazione di diritti di privativa industriale quali marchi e brevetti all’estero.
- “Investimenti immateriali” con riferimento ai costi per l’acquisto di know how e brevetti.
- “Servizi per la protezione del know-how” con riferimento ai costi per l’ottenimento, la convalida e la difesa di brevetti e altri attivi immateriali.
- “Servizi di consulenza in materia di innovazione” con riferimento ai costi per la consulenza e l’assistenza in materia di trasferimento delle conoscenze e acquisizione, protezione e sfruttamento di attivi immateriali.
Le spese ammissibili riconosciute ai fini del calcolo del contributo non possono comunque superare i 30.000 euro per le PMI in forma singola o 100.000 euro per le Aggregazioni temporanee.
Forma e intensità del contributo
Il contributo, concesso in regime de minimis, ammonta al 70% delle spese ammissibili del progetto ammesso. In alternativa il richiedente può chiedere il contributo nella misura del 50% delle spese ammissibili per alcune voci di spesa, fra le quali rientrano le attività volte a proteggere nei paesi target marchi o altri diritti di privativa industriale.
Tempi
La presentazione delle domande avviene in due fasi:
- compilazione del formulario con la richiesta di accesso all’agevolazione tramite la piattaforma GeCoWeb (lazioninnova.it).
- Invio tramite PEC della domanda generata dal sistema GeCoWeb a partire dalle ore 12 del 1 marzo 2018 e fino alle ore 12 del 24 maggio 2018.
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