Marchi in Cina: vittoria per Facebook, Apple non si arrende su iPhone
Facebook ottiene la revoca del marchio cinese “face book”, mentre la Apple continua a lottare per l’uso esclusivo del marchio “iPhone” in Cina.
Facebook esce vittoriosa dalla causa contro la società Zhongshang Pearl River, produttrice di bevande che aveva registrato il marchio cinese “face book”.
La società americana aveva rilevato il deposito di una domanda di registrazione per “face book” in Cina, ed aveva tentato di opporsi alla concessione del marchio tramite procedura amministrativa. Il marchio cinese era stato ugualmente concesso nel 2014.
A quel punto Facebook si è rivolta al tribunale nazionale competente chiedendo la revoca della registrazione in base alle norme cinesi che prevedono una tutela speciale per i marchi rinomati.
La società ha dunque dovuto dimostrare che il marchio Facebook era notorio in Cina già nel 2014, impresa non semplice dal momento che la piattaforma social Facebook non è tutt’ora autorizzata ad operare in territorio cinese, sebbene molte imprese cinesi la utilizzino per farsi pubblicità all’estero.
Il 28 aprile 2016 il tribunale di Pechino ha stabilito che la Zhongshang Pearl River aveva “violato principi morali” con “l’evidente intenzione di copiare e imitare un marchio di alto profilo”, ed ha disposto la revoca del marchio “face book”.
Alla vittoria della Facebook fa da contraltare una delusione per la Apple, che si è vista respingere il quarto ricorso nella battaglia per il diritto all’uso esclusivo in Cina del marchio iPhone.
La società Xintong Tiandi Technology aveva presentato domanda di registrazione in Cina di un marchio “IPHONE” per prodotti in pelle nel 2007, lo stesso anno in cui la Apple annunciava il suo nuovo prodotto iPhone.
La Apple, che ha iniziato a vendere il suo iPhone in Cina nel 2009 ed ha un proprio marchio cinese “iPhone” per dispositivi elettronici concesso nel 2013, lotta da tempo per far revocare il marchio della Xintong Tiandi Technology.
A un primo ricorso amministrativo è seguita l’azione giudiziaria, già respinta in primo e in secondo grado. Il 31 marzo 2016 anche l’alta corte di Pechino si è pronunciata a sfavore della Apple, che secondo la corte non ha dimostrato che il marchio iPhone fosse già noto in Cina prima del deposito del marchio della Xintong Tiandi Technology nel 2007.
La Apple ha annunciato ulteriori azioni a difesa dei propri diritti sul marchio iPhone, dichiarandosi delusa dalla scelta dell’alta corte di consentire alla Xintong Tiandi Technology di utilizzare il marchio iPhone per i prodotti in pelle, considerando anche le vittorie già ottenute dalla Apple in altri tribunali cinesi contro la stessa società.
13 maggio 2016
TAG: marchi in Cina, registrazione marchi in Cina