Indicazioni geografiche per prodotti artigianali e industriali, i dettagli sul contributo per il disciplinare
È dell’80% dei costi sostenuti, con un tetto di 30 mila euro, il contributo per le spese di consulenza sulla predisposizione del disciplinare di produzione finalizzato alla registrazione di indicazioni geografiche per prodotti artigianali e industriali: i dettagli nel nuovo decreto attuativo della Legge sul Made in Italy.
Buone nuove in arrivo per le associazioni di produttori interessati alla registrazione di indicazioni geografiche per prodotti artigianali e industriali tipici, come previsto dal nuovo Regolamento UE 2023/241 (vedi nostra notizia).
È stato infatti pubblicato il decreto attuativo dell’Art. 46 della Legge 27 dicembre 2023, n. 206 sul Made in Italy (vedi nostra notizia) che prevede un contributo destinato a coprire le spese di consulenza per la predisposizione del disciplinare di produzione, indispensabile alla presentazione della domanda di registrazione di indicazione geografica per prodotti artigianali e industriali.
Secondo il decreto attuativo, il contributo è concesso nella misura dell’80% delle spese sostenute e valutate ammissibili, per un massimo di 30 mila euro per ciascun beneficiario (i fondi stanziati per l’erogazione del contributo per l’anno 2024 ammontano a 3 milioni di euro).
Sono ammissibili al contributo le spese per consulenze professionali riguardanti la qualità e le caratteristiche specifiche del prodotto e finalizzate alla predisposizione del disciplinare di produzione.
Sarà possibile presentare una sola domanda di contributo per ciascun disciplinare depositato, allegando copia conforme dei titoli di spesa quietanzati; la data di fatturazione della prima spesa sostenuta non potrà essere antecedente al 27 dicembre 2023.
Tuttavia per conoscere le modalità di presentazione della domanda di concessione del contributo bisognerà attendere la pubblicazione di un ulteriore decreto del direttore generale per la proprietà industriale – Ufficio Italiano Brevetti e Marchi.
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