UE e Cina firmano accordo di collaborazione sul contrasto alla contraffazione in dogana
PROPRIETA’ INTELLETTUALE CINA-UE
La nuova edizione dell’accordo di collaborazione UE-Cina per il contrasto alla contraffazione in dogana prevede essenzialmente un maggiore scambio informazioni, conoscenze ed esperienze fra le autorità doganali e le organizzazioni imprenditoriali europee e cinesi.
L’Unione Europea e la Cina hanno siglato un nuovo accordo di collaborazione sul contrasto in dogana alla circolazione di merci che violano i diritti di proprietà intellettuale (Customs Cooperation Action Plan on Intellectual Property Rights). Secondo il comunicato stampa della Commissione Europea, l’obiettivo è quello di favorire la lotta alla circolazione di merci contraffatte migliorando la cooperazione, la comunicazione e il coordinamento fra UE e Cina. L’accordo fa parte di una serie di protocolli firmati a Pechino il 16 maggio 2014 sul reciproco riconoscimento e la collaborazione in ambito doganale.
Il primo accordo di collaborazione UE-Cina per il contrasto alla contraffazione in dogana, risalente al 2009, aveva già creato delle procedure per lo scambio e l’analisi di informazioni; il nuovo documento siglato venerdì scorso sostanzialmente espande il precedente, prevedendo lo scambio di dati dettagliati sui sequestri tramite una rete di funzionari doganali nei porti ed aeroporti cinesi ed europei, e istituendo un partenariato fra le autorità doganali e le organizzazioni imprenditoriali di Cina e UE al fine di informare le imprese su come far rispettare i propri diritti di proprietà intellettuale, aiutando al contempo le dogane ad effettuare controlli mirati. L’accordo prevede inoltre lo scambio fra istituzioni di conoscenze ed esperienze riguardo le migliori politiche e prassi per il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale.
L’UE è il maggior mercato di esportazione per i prodotti cinesi, mentre la Cina è il paese da cui l’Europa importa di più: nel 2013 sono state scambiate merci per 428,1 miliardi di euro; inoltre la Cina è oggi fra i primi paesi al mondo per numero di titoli di proprietà intellettuale depositati. Sia la Cina che l’Unione Europea hanno quindi ottimi motivi per facilitare il lavoro delle autorità doganali, compresa l’attività di contrasto alle merci che violano diritti di proprietà intellettuale.