Come evitare il rischio di confusione fra marchi: la lezione della conferenza stampa dei legali di Donald Trump
Perché i legali del presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump hanno tenuto una conferenza stampa nel parcheggio di una piccola impresa di giardinaggio, e quali sono le lezioni da trarne su come evitare il rischio di confusione fra marchi?
Il 7 novembre 2020, mentre il mondo attende di conoscere i risultati finali delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti, il presidente in carica Donald Trump annuncia via Twitter una conferenza stampa dei propri avvocati presso “il Four Seasons di Philadelphia”.
Qualche minuto più tardi, il presidente stesso specifica sempre via Twitter che la conferenza stampa avverrà presso la “Four Seasons Total Landscaping” di Philadelphia.
Diversi giornalisti, disorientati, contattano comunque l’albergo Four Seasons di Philadelphia, che però conferma di non avere alcuna prenotazione della Casa Bianca per una conferenza stampa.
Lo staff presidenziale invia agli invitati una mappa online indicante il punto preciso in cui si svolgerà la conferenza stampa: appare chiaro che la Four Seasons Total Landscaping è un’attività di manutenzione giardini, confinante con un’agenzia di pompe funebri e con un negozio di articoli per soli adulti, in una zona industriale della città.
La conferenza stampa si svolge come da programma nel parcheggio della Four Seasons Total Landscaping.
In mancanza di una spiegazione plausibile della bizzarra scelta della sede per la conferenza stampa dei legali del presidente, l’ipotesi più verosimile è che lo staff incaricato di effettuare la prenotazione abbia confuso due realtà di Philadelphia entrambe denominate Four Seasons, molto probabilmente a causa dell’uso frettoloso di un motore di ricerca per reperire su internet il recapito dell’albergo.
Gli effetti della confusione intorno al marchio “Four Seasons”
Il presunto equivoco ha portato all’impresa di giardinaggio Four Seasons Total Landscaping una enorme e improvvisa notorietà, che l’impresa stessa sta sfruttando attivamente tramite varie iniziative di marketing e con la vendita online di articoli di merchandising recanti il logo dell’impresa accompagnato da scritte umoristiche che storpiano gli slogan della campagna elettorale di Trump (“Make America Rake Again”, “Lawn and Order”).
Dal punto di vista della Four Seasons Hotels and Resorts, la Four Seasons Total Landscaping non solo ha sviato un potenziale cliente grazie alla confusione fra il marchio Four Seasons e il nome Four Seasons Total Landscaping, ma ne sta effettivamente e attivamente derivando un beneficio economico.
Certamente in questo caso la confusione, e l’attenzione mediatica che questa ha ricevuto soprattutto negli Stati Uniti, nascono in circostanze eccezionali.
Tuttavia l’episodio dimostra ancora una volta quanto siano frequenti i casi in cui nella scelta e nella tutela del marchio non si dedichi sufficiente attenzione al rischio di confusione. Adottare un marchio identico a un marchio precedente, o simile al punto di risultare confondibile, può infatti causare conflitti anche molto costosi. Il rischio che corre chi adotta un marchio identico o troppo simile a un marchio già in uso è quello di vedersi costretto a rinunciare al marchio stesso, o peggio di dover affrontare anche un procedimento legale e il pagamento dei danni.
D’altra parte il titolare di un marchio che tollera l’adozione e l’uso da parte di terzi di marchi confondibili con il proprio mette a rischio la riconoscibilità e la reputazione stessa del proprio marchio, oltre ad esporsi allo sviamento di potenziale clientela.
Come evitare il rischio di confusione fra marchi
La conferenza stampa del team legale del presidente degli Stati Uniti avvenuta nel parcheggio di una piccola impresa di giardinaggio ci offre l’occasione per rinnovare due consigli su come evitare la confusione fra marchi, utili sia nel momento in cui ci si prepara a scegliere e lanciare un nuovo marchio, sia successivamente per tutelare nel tempo la riconoscibilità, e dunque il valore, di un marchio già in uso.
1. Scegliere sin dall’inizio un marchio disponibile e capace di distinguere i prodotti e servizi della propria impresa dai prodotti e servizi di imprese terze. E’ importante, già nella fase di scelta di un nuovo marchio o logo, effettuare una ricerca di anteriorità per accertarsi che non vi siano marchi identici o simili a quello prescelto prevenendo così situazioni di conflitto, potenzialmente anche molto onerose, ed accertando anche la capacità del marchio di contraddistinguere appunto i propri prodotti o servizi.
2. Vigilare costantemente sull’eventuale uso e registrazione di marchi identici o simili al proprio al punto da risultare con esso confondibili. Come detto, tollerare la confusione da parte del pubblico fra il proprio marchio ed altri marchi più o meno simili può infatti danneggiare la riconoscibilità e la reputazione del marchio stesso, causando conseguenze anche molto gravi. I servizi di monitoraggio a livello mondiale contro la registrazione di marchi identici o simili al proprio sono un ottimo strumento per tutelare il valore del proprio marchio e stroncare rapidamente i tentativi di usurpazione.
In entrambi i casi, è consigliabile avvalersi di servizi professionali di ricerca e sorveglianza, che hanno costi accessibili anche per una piccola impresa.
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