Tribunale unificato dei brevetti: il ricorso contro la legge di ratifica della Germania
Un ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale tedesca tiene in sospeso la legge di ratifica da parte della Germania dell’Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti: quali sono le motivazioni del ricorso, e le sue conseguenze prevedibili?
Il Tribunale unificato dei brevetti è un tribunale sovranazionale con competenza esclusiva sui brevetti europei e sui brevetti europei con effetto unitario noti come “brevetti unitari”.
Il tribunale è il frutto di un accordo internazionale, detto Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti. L’accordo prevede fra l’altro che il Tribunale unificato dei brevetti sia l’unico foro competente in materia di brevetti europei e unitari nei paesi aderenti.
L’adesione all’accordo da parte degli stati aderenti rende necessaria la rinuncia alla giurisdizione sui brevetti europei e unitari, che diventeranno di competenza esclusiva del nuovo tribunale.
Anche per questo motivo, mentre la firma dell’accordo è stata apposta dai governi, per la ratifica è previsto un apposito atto legislativo da parte dei parlamenti nazionali.
Affinché l’accordo possa entrare in vigore deve essere ratificato obbligatoriamente da Francia, Germania e Regno Unito, oltre che da almeno altri dieci paesi firmatari.
La Francia è l’unico di questi paesi ad aver ratificato l’accordo.
A tutt’oggi manca la ratifica del Regno Unito, ma soprattutto, in previsione della Brexit, non è stato affrontato il nodo dell’incompatibilità della partecipazione al tribunale di un paese non appartenente all’Unione Europea.
Per quanto riguarda la Germania, nella scorsa primavera il parlamento era prossimo a concludere l’iter legislativo della legge ratifica, che però è stata oggetto di un ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale Federale tedesca.
Il 13 giugno 2017 la corte ha chiesto al capo dello stato tedesco di sospendere l’approvazione definitiva della legge in attesa del giudizio sull’ammissibilità di tale ricorso.
Le motivazioni del ricorso contro la legge di ratifica della Germania
Il ricorso, molto probabilmente promosso dall’avvocato esperto di proprietà intellettuale Ingve Björn Stjerna, è molto articolato e basato su diverse motivazioni.
Ne riassumiamo in breve i punti principali.
1. Mancanza di maggioranza qualificata
Il ricorrente sostiene che secondo la legge tedesca sarebbe stata necessaria una maggioranza dei due terzi dei parlamentari per l’approvazione della legge di ratifica del Tribunale unificato dei brevetti. La legge è stata approvata invece con soli 35 parlamentari presenti in aula.
2. Violazione delle norme europee
Il ricorrente sostiene che il Tribunale unificato dei brevetti non rispetta le condizioni poste dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea, in base al Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) per la creazione di un tribunale internazionale all’interno del sistema giuridico dell’Unione Europea.
Il tribunale, non essendo integrato nel sistema formato dalla Corte di Giustizia e dai tribunali nazionali, violerebbe i principi di autonomia delle leggi dell’Unione Europea e la completezza del sistema di ricorso legale.
Infine, secondo il ricorrente, ai sensi del TFUE gli stati membri dell’Unione Europea non avrebbero la competenza per concludere l’Accordo sul Tribunale unificato dei brevetti.
Secondo il ricorrente ai sensi della legge tedesca l’accessione ad un accordo internazionale che preveda un trasferimento di poteri può avvenire a condizione che l’accordo rispetti le norme in vigore. Se si tratta di un accordo sottoposto ad una legge dell’Unione Europea, l’accessione può avvenire solo a condizione che l’accordo rispetti le norme europee.
3. Violazione dei principi di imparzialità e indipendenza dei giudici
Il ricorrente sostiene che la procedura per la selezione e la nomina dei giudici e il loro status giuridico non sono conformi al principio di separazione dei poteri sancito dalla legge tedesca.
Infatti la selezione dei giudici viene effettuata dall’Advisory Committee del tribunale che consiste in parte di consulenti in materia di brevetti. Secondo il ricorrente, ciò potrebbe ledere l’imparzialità del giudice che si trovasse a decidere in un caso riguardante un cliente di uno dei consulenti coinvolti nella nomina del giudice stesso. C’è inoltre da considerare che la carica di giudice ha una durata di soli sei anni.
Cosa possiamo aspettarci
La Corte Costituzionale Federale tedesca sembra aver preso seriamente in considerazione il ricorso, dal momento che ha richiesto pareri a 27 enti, tra i quali il Governo federale tedesco, l’Ordine degli avvocati tedeschi e la European Patent Law Association.
Inoltre la settimana scorsa il termine per presentare osservazioni alla corte, originariamente fissato per la fine di ottobre, è stato prorogato al 31 dicembre 2017.
Se la corte deciderà di considerare il ricorso ammissibile, viste le motivazioni che chiamano in causa le leggi fondanti dell’Unione Europea, è probabile che il caso venga sottoposto alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea.
Se ciò dovesse accadere, il ricorso dinanzi alla Corte Costituzionale Federale tedesca non giungerà a sentenza prima del 2019.
In ogni caso, questo ricorso comporterà molto probabilmente un ulteriore ritardo nel varo del Tribunale unificato dei brevetti e del brevetto unitario.